Guerre moderne
In Europa è da tempo che siamo in periodo di pace. E per fortuna. Quel pizzico di patriottismo che ancora ci scorre nelle vene, quel sano e forte senso di appartenenza alla Nazione, si respira solo nello sport, specie nelle partite di calcio. Meglio così. Quella tra Italia e Francia è una rivalità che dura nel tempo. Uniti e separati dalle Alpi, siamo proprio come vicini di casa che non si sopportano nelle rispettive diversità. Loro, con la puzza sotto al naso, noi così guasconi, va a finire che quando ci si incontra si tende ad emulare proprio gli atteggiamenti che non si tollerano nell'avversario. Italia-Francia, che partita... Così vicina alla finale dei mondiali, alla testata di Zizou ed agli improperi di Matrix, entrambi non fanno più parte degli eserciti schierati stasera. Spumante o champagne, dunque? Vediamo, gli odiati cugini hanno cercato di infuocare la vigilia della gara. La faccia di Domenech sarebbe stata uno stimolo in più, ma ce l'aveva con gli azzurrini, che hanno già battuto la Francia in amichevole un mesetto fa. L'arbitro è stato impeccabile. I nostri, come testimonia il portavoce Cannavaro, sono stati eccelsi e non hanno abboccato alle provocazioni, non ci sarà molta tensione, un pò sì. Guardiamo la classifica, la Francia è più in alto di tutti ed una sconfitta oggi sarebbe una catastrofe. Non perdendo, indipendentemente da ciò che fa la Scozia (che rischia con la Lituania), ci si giocherebbe tutto con le altre avversarie, in una lotta a due (o a tre) all'ultimo punto, con rappresentative più abbordabili. Quindi chi ha più da perdere siamo noi, ottimo il fatto di aver mantenuto i nervi saldi. Alla Scala del calcio non è facile giocare, è alta la posta in palio, e noi ci presentiamo con un immenso Buffon e un ottimo centrocampo, ma con una difesa non impeccabile ed un attacco evanescente. Mi aspetto i maggiori pericoli da incursioni o tiri dalla distanza di De Rossi, o incornate di Panucci e Barzagli, piuttosto che da lampi di Del Piero; i tagli illuminati di Pirlo troveranno Inzaghi già in fuorigioco. Non è una gara facile. Si permettono di avere Mexes e Trezeguet in panchina, l'uomo che temo molto è Ribery, ma anche loro sono in transizione, non credo riescano a venire a batterci a Milano, quello no. Ma non sono neppure troppo ottimista sui nostri azzurri. Toni avrebbe potuto spostare gli equilibri, ma non può, e allora immagino che il buon Donadoni sia felice di rimandare ogni verdetto alla gara con l'Ucraina; quella sì che sarà decisiva. Nel frattempo, chi ci ha seguito ieri ha vinto 4 unità, che potrebbe provare a reinvestire sul Pareggio, avete capito bene, segno X, che paga a 3,2. Ormai le guerre sono solo un ricordo lontano. E meno male...
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