giovedì 18 dicembre 2008

Coppa UEFA: Sampdoria - Siviglia e NEC - Udinese

Dal barbiere di Siviglia


Anche la Coppa UEFA termina oggi la sua fase a gironi, e sono due le squadre italiane in campo. Due partite agli antipodi: l'Udinese, già qualificata, viaggia in Olanda rilassata e può schierare le riserve. Mentre la Samp ha una gara da dentro o fuori con il più titolato Siviglia, vincitore delle edizioni 2006 e 2007 di questa coppa. Un impegno arduo, non impossibile però: una partita da seguire (su La7, ore 20:45).

Sampdoria - Siviglia: Brividi al Ferraris di Genova, dunque, dove si decideranno le sorti europee dei blucerchiati, che hanno come unico risultato utile la vittoria per accedere alla fase successiva.

E' vero che in caso di vittoria dello Standard Liegi (già qualificato) a Stoccarda, basterebbe anche un pareggio per andare avanti, ma lo scenario è molto improbabile, e comunque troppo rischioso. I liguri devono attaccare, e cercare assolutamente i tre punti.

La situazione in campionato non è rosea, e la coppa Uefa è una buona opzione per dare lustro ad un'annata iniziata col piede sbagliato. Ma proprio per questo, non c'è troppo ottimismo. A parte la vittoria a Belgrado con i modesto Partizan, per Mazzarri sono arrivate solo delusioni: la sconfitta in Belgio e l'insufficiente pareggio interno contro i tedeschi hanno evidenziato i limiti di una formazione decimata a centrocampo (mancherà ancora Palombo), ma anche svogliata ed un pò inesperta in questo palcoscenico.
Comunque il tecnico toscano ha caricato molto la squadra, e metterà in campo il migliore undici possibile: recuperato Accardi (che parte dalla panchina) e anche Castellazzi tra i pali, centrocampo folto a cinque con Bellucci e Cassano di punta. A vedere poi il bicchiere mezzo pieno, con Mazzarri i blu-cerchiati sono ancora imbattuti in Uefa tra le mura amiche.

Quanto al Siviglia, abbiamo già ricordato dei recenti trionfi in questa manifestazione. Gli andalusi, guidati da Manolo Jimenez, sono "tosti": essere terzi nella Liga spagnola è già un ottimo biglietto da visita, hanno vinto entrambe le gare casalinghe, perdendo anche loro in Belgio, ma hanno il vantaggio di potersi accontentare di un pareggio per ottenere la matematica qualificazione.

Avremo l'occasione di rivedere all'opera Vincenzino Maresca (che però potrebbe accomodarsi in panchina) ed Abdoulay Konko (ex Juve, Siena, Crotone ed anche Genoa), ma non Frédéric Kanouté, ancora indisponibile.

Per tirare le somme, ci attendiamo una gara d'attacco da parte della Samp, magari non da subito, ma ad un certo punto dovranno iniziare a spingere. Agli spagnoli serve comunque almeno un punto per non patire una clamorosa eliminazione, quindi ci sono le premesse per assistere ad un GOL ciascuno. Solo gli episodi faranno la differenza, facendo pendere la qualificazione dal lato della penisola giusta. Ci auguriamo sia quella italiana anzichè quella iberica, naturalmente.





NEC - Udinese: Se lo Spartak espugna il il White Hart Lane, il NEC Nijmegen deve vincere questa partita per andare avanti. Gli olandesi ci tengono, per loro è la gara dell'anno. I friulani, al contrario, sono già qualificati. Con un pareggio, si garantirebbero il primo posto nel gruppo D, ma la testa è già alla prossima gara di campionato contro il Milan.

Il tecnico Pasquale Marino, infatti, è stato chiaro, dicendo a chiare lettere che di questo incontro non gli interessa nulla, la priorità è la Serie A, e che arrivare primi o secondi non fà alcuna differenza. Resta solo da decidere se credergi; oppure no. Certo, a guardare la formazione che scenderà in campo, qualche conferma arriva. Le zebrette scenderanno infatti in campo al De Goffert di Nimega con le seconde linee, Belardi in porta, Nef, Sala, Felipe e Lukovic in difesa, Motta, Obodo, Isla e Pasquale a centrocampo, Sanchez e Floro Flores in attacco. Notato niente? E' una rivoluzione anche tattica, con un inusuale modulo 4-4-2. Comunque, è chiaro l'intento dell'allenatore, ancora alle prese con problemi di tenuta psicologica della squadra, di affrontare la gara a mente libera, e ritrovare in un colpo tranquillità e convinzione.

Quanto agli avversari, in Olanda stanno facendo un campionato di buon livello. L'allenatore, Mario Been, è piuttosto scaltro ed esperto. In realtà, nutriamo seri dubbi sulla possibilità per un organico così anonimo e poco avvezzo a queste partite, di strappare addirittura una vittoria contro i friulani, anche se demotivati e in formazione rimaneggiata. Hanno vinto solo una partita, finora, in un rocambolesco finale a Mosca contro lo Spartak, in cui hanno ribaltato il risultato nei minuti finali. Poi, due sconfitte, una onorevole contro il Tottenham, l'altra evitabile a Zagabria contro la Dinamo.

Ricapitolando, ritenendo assai improbabile una vittoria dei russi a Londra, credendo anche che la squadra olandese non sia all'altezza di battere un Udinese anche demotivata e raffazzonata, è probabile che i locali si vogliano mettere al sicuro con un pareggio, evitando così inutili rischi e portando in porto una storica qualificazione; nello stesso tempo, con uno sforzo pressochè nullo, i bianco-neri otterrebbero la leadership del girone. Probabile una X; ancora ben quotata.



Nessun commento:

Posta un commento